E un altro giro di Ruota completa il suo percorso del
tempo, e un altro anno siamo arrivati a quel momento in cui i veli sono così
sottili, da non creare distinguo fra la Realtà e l’Oltre. E’ la festività di
Samhain, che può essere anche scritta Samhuinn, con pronuncia sempre Sau-inn,
che significa ‘fine dell’estate' ed inizio del gelo e del buio. Il Capodanno
celtico, il momento dell’anno in cui nel mese di Samonios, secondo il Calendario
di Coligny, il vecchio lascia spazio al nuovo, è il periodo in cui scendere nelle
profondità della Madre Terra e di noi stessi. Una festività che durava tre giorni, dal 31
ottobre al 2 novembre. Solo da quel momento iniziava il nuovo anno, e la Ruota così
incominciava un nuovo giro. E’ un tempo di passaggio. Con questa festività del
resto, si concludono definitivamente i raccolti, è quindi il tempo di bilanci
non solo legati alle colture ed alla natura, ma soprattutto interiori. E’ il momento di
lasciare cadere cio’ che non serve, come le foglie cadono dagli alberi, di
lasciare morire cio’ che solo decomponendosi potrà portare nuova vita. Si è concluso un ciclo di crescita, e quindi
dobbiamo imparare a decidere cosa portare nella profondità con noi, e che fungerà
da seme interiore per l’accenno della primavera che si avrà con Imbolc. E prima
della discesa vi è questo momento dell’incontro, quello con gli Antenati, che
vengono invitati a celebrare con noi questo magico momento. Samhuinn è il
Saluto al Vecchio ed è l’Accoglienza del Nuovo e cio’ puo’ avvenire solo in
profonda condivisione con chi ci ha preceduti. Ogni luogo, ogni regione, ha peculiari rituali e tradizioni che si
tramandano e che ultimamente si cercano di riscoprire in onore di radici culturali
che costituiscono le nostre profonde eredità interiori . In
Piemonte regione dalla quale vengo, la notte a cavallo fra il primo ed il 2
novembre si usa lasciare la tavola apparecchiata con cibi cari ai trapassati.
Ho notato come questa tradizione sia comune a regioni e nazioni tanto distanti
come appunto puo' essere il Piemonte, ma anche la Sardegna, ed anche il
Messico, o la Lituania. Usanze a non finire, il ripulire la casa, affinchè gli spiriti la trovino ordinata ed accogliente, il preparare la tavola senza
coltelli e secondo alcune tradizioni senza forchette, con i cibi che sono stati
piu' graditi a chi ci è caro, offrendo sulle tavole anche vino novello e acqua, oppure lasciare offerte di cibo fuori dalle finestre; da nord a sud della stessa
Penisola c'è tutta una varietà di dolciumi che vengono preparati proprio per
questa ricorrenza. I dolci del resto si preparano per ospiti di riguardo, e
così dobbiamo imparare a vedere la presenza di chi non è piu’ con noi fisicamente in questa
vita, ma che potrà esserlo fortemente in questa notte.
Immagine tratta dall’archivio personale |
E
lumi accesi affinchè i trapassati ritrovino la via di casa, o comunque
possano sentirsi ben accolti anche da chi non è un familiare, per chi
famiglia non ne ha. Il Velo si assottiglia
sino a non esserci piu' separazione e loro saranno qui con noi e noi con loro.
Non ci puo' essere timore in tutto questo, perchè il non considerare la morte
come parte del ciclo vitale, sarebbe come non considerare l'Inverno come parte
dell'anno.
La tradizione locale, vuole che sulle tombe dei morti si portino
delle composizioni altamente simboliche, composte da rami di abete, melograno,
fiori, pigne, bacche ed arbusti. Vi è la consapevolezza di una continua
rigenerazione della vita, perchè loro sono stati noi e noi saremo loro. Questa notte affidero’ al fuoco cio’ che voglio trasformare della mia vita, spegnero’
poi tutto, per farmi accogliere dalle tenebre rigeneratrici e mi raccogliero’
nell’energia delle mie radici e spiritualmente nelle profondità di Dea. Nel
buio delle profondità di Madre Terra, attingero’ a energie nuove e rinnovatrici che
sebbene mi daranno modo di annettere a nuove sostanze interiori per tre mesi ,
simbolicamente ritrovero’ rinnovate in una nuova fiamma accesa con cui poi
daro’ vita al nuovo fuoco di casa, affinchè mi assista nei mesi del gelo dell’inverno.
Scendere in sé, lasciare andare e permettersi di lasciarsi coccolare
dall’essenzialità interiore ci permetterà a primavera di manifestare nuovi
germogli interiori e non solo, e di permettere nuova vita e nuove fioriture al
nostro Essere. Onore a chi ci ha preceduto, e che mai come in questa notte puo’
esserci accanto. Felice celebrazione dei Defunti, felice Samhain.
Lujanta
Lujanta